PRCS 7067
ABISSO 4° DI GROPADA

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G. 7067
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 6364
Area geografica CARSO TRIESTINO
Nazione ITALIA
Provincia TRIESTE
Comune Trieste
Località GROPADA
Dislivello 130 m
Sviluppo 222 m
Profondità 130 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 386 m
Profondità ingresso 6 m
Cartografia CTR 5000 110113
Nome cartografia CTR PADRICIANO
Cartografia 1:25000 IGM 53AINE
Nome cartografia IGM SAN DORLIGO
Lat. (WGS84) 45.6567
Long. (WGS84) 13.86211
Lat. gauss 5056568
Lon. gauss 411347
Lat. eur50 45°39'25,2
Lon. eur50 13°51'43,6
Lat. igme 45°39'23,4
Lon. igme 01°24'06,5
Validità posizione abbastanza sicura o fatta con carta 1:5000

Scopritore

Nome scopritore: DEPONTE FEDERICO
Nome gruppo: COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN'
Scoperta nell’anno 15-12-2003

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Primo Rilievo SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 15-12-2003 CORAZZI RICCARDO
Primo Rilievo SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 15-12-2003 DEPONTE FEDERICO
Primo Rilievo SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 15-12-2003 DE CURTIS PAOLO
Primo Rilievo SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 15-12-2003 STENNER ELISABETTA
Scopritore SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 15-12-2003 DEPONTE FEDERICO

Pozzi interni

Profondo Ramo Nome ramo Progressivo
8 m 1 FONDO 1
76 m 1 FONDO 2
33 m 1 FONDO 3
12 m 1 FONDO 4
8 m 1 FONDO 5
15 m 1 FONDO 6
18 m 2 SUD -SUDOVEST 7
-5 m 3 NORD - OVEST 8
10 m 4 GIROTONDO 9
5 m 4 GIROTONDO 10
15 m 4 GIROTONDO 11
-20 m 4 GIROTONDO 12

Descrizione

ACCESSO: Partendo dal cosiddetto “Cippo del Cristo di Gropada” si segue la traccia di sentiero che porta alla 410/1720VG Abisso 2° di Gropada. Passato questo si prosegue per ancora 200 metri circa lungo l’evidente sentiero che si inoltra nel bosco. La grotta si apre sul margine Est di una piccola dolina subito dopo una di maggiori dimensioni sulla sinistra. DESCRIZIONE: Si tratta di una cavità complessa ad andamento verticale. Presenta un pozzo di accesso profondo 6 metri che è stato disostruito. RAMO DEL FONDO Superato in arrampicata un breve gradino roccioso, ci si ritrova in una piccola sala dove parte il P8 con un breve cunicolo ed una strettoia allargata; sceso questo, ci si immette in una stretta condotta che porta direttamente all’imbocco del P76: qui va fatta una certa attenzione in quanto la condotta sfocia direttamente nel pozzo; questo si presenta dapprima di dimensioni modeste (1 x 2 m) e in totale erosione, mentre man mano che si scende tende ad allargarsi (2 x 3 m). Si arriva su di un ripiano sospeso creato da due enormi massi crollati (I Coniugi Grassi), superati i quali il pozzo decisamente entra in una diaclasi ben definita di dimensioni maggiori: non si scende il fondo sospeso del pozzo, ma circa 8 metri prima si entra in una evidente spaccatura che segue la diaclasi in profondità. Sul bordo di tale finestra si può scendere il pozzo principale sino al fondo, oppure con un traverso prendere una finestra frontale ed entrare nel pozzo di 33 metri che porta sempre alla base del P76, qualche metro sopra il fondo di questo ultimo. Alla base del P76 si segue una china concrezionata, che porta al successivo P12 il quale sfocia in un’ampia sala (10 x 3 m) molto concrezionata a –110 m. Si prosegue per l’evidente meandro completamente calcificato che dopo alcuni metri degrada in un pozzo-scivolo di 8 metri; tra alcuni massi crollati e coperti da calcite si prende un basso passaggio, che porta al finale P15 con dimensioni dell’ambiente di 3 x4 m fino a terminare a –130 m, dove non ci sono prosecuzioni visibili o correnti d’aria. Tornando più in alto, sceso il pozzo-scivolo di 8 metri invece di proseguire verso il fondo si può arrampicare una parete concrezionata per circa 8 metri che porta in una caverna superiore intensamente concrezionata di dimensioni 10 x 4 m; un breve cunicolo laterale prosegue per alcuni metri e chiude senza speranze. RAMO SUD – SUDOVEST. Ritornando alla base del P76 (ove sono pure presenti due pozzetti molto erosi e franosi non riportati nel rilievo) si può seguire un’evidente via in salita, che porta, superati alcuni gradoni calcitici, sul bordo di un ampio pozzo di 18 m; qualche metro prima di questo cade dall’alto il parallelo P33 del pozzo principale della cavità. Sul bordo del P18 si può scendere fino ad arrivare in una sala inclinata abbastanza ampia (4 x 4 m), che degrada con un china detritica molto fangosa ad un fondo chiuso a –107 m. Attraversando il P18 si entra in una breve galleria concrezionata con morfologia a canyon con evidenti segni di regimi idrici freatici molto antichi. RAMO NORD - OVEST. Tale ramo inizia in modo non evidente nella sala a –110 m, ove invece di seguire la via principale verso il fondo si deve girare dietro una parete concrezionata alla destra di chi scende il P12 (sezione B). Il ramo inizia con un meandro che dopo pochi metri diventa un camino molto concrezionato; salendo questo si entra in una facile strettoia ove l’ambiente subito dopo si allarga e risale ulteriormente in zone molto concrezionate per ulteriori 5 metri. Dopo questa risalita si percorre uno strano passaggio scivolando sopra un masso piatto e si entra in una sala di crollo di 3 x 8 m, dove tale ramo termina con alcuni approfondimenti tra i massi di crollo stessi. Un pozzo laterale si apre dietro ad una fessura in questa sala e termina dopo 4 metri. RAMO DEL GIROTONDO E’ il ramo più complesso della cavità: è accessibile da due punti distinti e ovviamente i medesimi possono fungere anche da uscita al ramo. Il primo accesso (sezione C) lo si trova con un agile pendolo sul P12 che porta alla sala a –110 m, con il quale si arriva su di un ballatoio e su un meandro in forte discesa che conduce ad una bassa sala. Scendendo un P5 con imbocco disagevole si trova un piccolo ambiente con un camino, che è il P10 d’accesso allo stesso ramo se si entra sull’altro lato. Per fare ciò bisogna arrivare nella sala a –110 metri e risalire circa 6 metri di parete calcificata (sezione B1), seguendone il profilo sinistro; si passa tra alcune concrezioni di notevoli dimensioni e si scende una serie di brevi e piccoli cunicoli che sfociano su un P10 perfettamente rotondo leggermente disagevole nel primo tratto. Alla base ci si ritrova nel cunicolo di collegamento visto prima dall’altro imbocco del ramo. Tornando nella sala sopra il P5, si può imboccare un cunicolo freatico fangoso, che porta in un ambiente più ampio, dove le prosecuzioni non si sviluppano per molto: si può scendere un stretto P15 in completa erosione e franoso, oppure si può proseguire sino sotto ad un camino attivo che, risalito per 20 metri, non conduce ad ulteriori continuazioni, ma presenta delle stupende forme erosive e fossili nello suo sviluppo verticale.

Note

1) INSERITA IN TOPOL DA RADI
1) GROTTA AD ANDAMENTO MISTO
2) RILIEVO IN COMPUTER
3) ESPLORAZIONE COMPLETA
4) INGRESSO ALLARGATO ARTIFICIALMENTE

 

Rilievi

Immagini