PRCS 1118
GROTTA A NW DI BASOVIZZA Stampa 

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G.
1118
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG
4082
Area geografica
CARSO TRIESTINO
Nazione
ITALIA
Provincia
TRIESTE
Comune
TRIESTE
Dislivello
22 m
Sviluppo
60 m
Profondità
22 m
Num. ingressi
1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
Artificiale/Naturale
Naturale

Altri nomi

GROTTA DELLE FRANE

Descrizione

DESCRIZIONE 1118/4082VG: l'attuale ingresso non rappresenta l'antica via seguita dal corso d'acqua che ha formato la cavità, nella quale sono tuttora visibili in molti punti le tracce dell'attività idrica, sotto forma di solchi meandriformi sulle volte e relitti di condotte forzate. L'abbondante concrezionamento maschera in qualche tratto la struttura primitiva degli ambienti, alterati da fenomeni di crollo. Il breve pozzo d'accesso porta su di un terrazzino formato da alcuni grandi massi incastrati che rendono disagevole la discesa del pozzo sottostante; questo finisce sopra una china detritica (punto 2 del rilievo), ripida e molto breve, in fondo alla quale, in direzione Sud, a ridosso della parete, si apre una strettoia verticale (punto 3) che dà adito a una piccola caverna (punto 4); qui il soffitto è arrotondato e regolare, mascherato da poche esili stalattiti e sulle pareti si notano delle anse levigate. Dalla china detritica (punto 2), in direzione Nord, si diparte una galleria che inizia con una stretta fessura, impostata lungo una frattura, la quale si restringe sempre più (punto 5), per tornare ad allargarsi in un vano (punti 5-6), il cui fondo è squarciato dall'imbocco di un pozzo. Il soffitto è anche qui lievemente parabolico; delle due pareti quella rivolta ad Est è rivestita da una spessa colata calcitica, la quale continua a ricoprire anche la parete del pozzo sottostante, profondo una decina di metri. L'ingresso del pozzo è una fessura allungata piuttosto stretta subito sotto la quale le pareti si discostano di molto. Il pozzo si prolunga superiormente con un largo camino, lungo la parete lievemente inclinata del quale scende un solco ben marcato, largo circa 1m, proveniente dall'imbocco stesso, e crivellato da alcune evorsioni. Alla base del pozzo vi è un ripidissimo cumulo detritico, in fondo al quale si raggiunge il punto più profondo della cavità (punto 10), a 22m dalla superficie. Un tipico esempio di sovrapposizione di morfologie è dato dalle incrostazioni calcitiche e da alcune tozze stalagmiti piatte che ricoprono i grandi massi del cumulo stesso. La prosecuzione della cavità è rappresentata da una galleria ascendente (punti 11-13), diretta verso NW, che inizia con un grande portale incorniciato da abbondanti concrezioni. La morfologia della galleria è nettamente graviclastica: il suolo è ricoperto da grandi blocchi staccatisi dalle pareti, tra cui è visibile una testata di strato; inoltre c'è un'evidente diversità tra le due pareti: quella di destra è abbondantemente concrezionata, l'altra lascia apparire chiaramente i giunti di stratificazione. Dopo circa 8m di percorso, il soffitto s'innalza bruscamente di 5m e, lungo una larga fessura si apre la bocca circolare di una condotta forzata, circondata da 2 costoloni di roccia molto levigati, risparmiati dall'erosione (corrosione). La condotta forzata continua lungo il soffitto della galleria, il quale è formato dal letto di uno strato, sotto forma di solco meandriforme, mascherato in qualche punto da chiazze di concrezione. Sulla parete di fondo della galleria (punto 13) si staglia trasversalmente una testata di strato che divide, a mezza altezza, la galleria stessa in 2 parti: quella sottostante consiste in un basso vano dal soffitto piatto e dal pavimento concrezionato; la parte superiore, riccamente adorna da bei gruppi stalagmitici e da colate parietali a canne d'organo, forma una specie di terrazzo, raggiunto il quale la cavità sembra terminare davanti ad una parete alta 7m; una risalita piuttosto difficoltosa porta, all'altezza del soffitto, ad un piccolo vano (punto 14) e quindi ad una caverna (punti 14-15) notevolmente concrezionata; anche qui il soffitto è attraversato da un solco in parte mascherato dall'intenso concrezionamento.

Alla base della parete di fondo, si apre una malagevole strettoia che dà adito ad uno stretto cunicolo discendente, il quale sbocca a guisa di baldacchino, sulla parete dell'ultima cavernetta (punti 16-17), nella quale il concrezionamento raggiunge il massimo sviluppo. In corrispondenza del punto finale della grotta un breve cunicolo è obliterato da una frana di materiale minuto, il quale forse ostruisce un collegamento con una cavità vicina.

Leggi tutto

Note

1) ESPLORAZIONE COMPLETA
1) GROTTA AD ANDAMENTO ORIZZONTALE E VERTICALE
2) CAVITA' FACENTE PARTE DEL SECONDO GRUPPO DI GROTTE RIPOSIZIONATE SU CTR 1:5000 CON GPS (2000)
2) GROTTA FOSSILE
3) POSIZIONE ESEGUITA CON GPS DIFFERENZIALE
4) RILIEVO COMPLETO
5) PROSECUZIONI INACCESSIBILI

Pozzi

Ramo Nome ramo Profondità (m)
1 - 4
1 - 10
1 - 3

Rilievi

Bibliografia

MARINI D., 1965, Contributo al Catasto speleologico della Venezia G iulia. Alpi Giulie, 60: 56-70

Grotte nelle vicinanze

GROTTA TRA BASOVIZZA E GROPADA

RG 702 /VG3842
Distanza 0.15 km

POZZO DEL CRISTO DI GROPADA

RG 5245 /VG5812
Distanza 0.16 km

Grotticella a SE di Padriciano

RG 8279 /VG6648
Distanza 0.17 km