PRCS 2574
ABISSO DE GASPERI Stampa 

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G.
2574
Numero catasto 2 - CATASTO STORICO FRIULI
1235
Area geografica
ALPI GIULIE
Nazione
ITALIA
Provincia
UDINE
Comune
TARVISIO
Dislivello
512 m
Sviluppo
401 m
Profondità
512 m
Num. ingressi
1
Pozzo di accesso
No
Pozzi interni
Artificiale/Naturale
Naturale

Altri nomi

ABISSO 1° SUL MONTE ROBON

Descrizione

ACCESSO L'abisso G.B.De Gasperi si apre sul versante meridionale del M.Robon nei calcari del Norico Retico (formazione del Dachstein) in una zona intensamente fratturata e coperta da una rada vegetazione. L'ingresso si trova in una fessura lunga venti metri e praticabile solo nella parte superiore. DESCRIZIONE La cavità ha un andamento prevalentemente verticale lungo una serie di fessure orientate NW-SE e N-S. Alla prima parte (da quota 0 a -240) caratterizzata da pozzi piuttosto profondi, ne segue una seconda (fino a -345) formata da piccoli pozzi intervallati da meandri fortemente inclinati. La terza parte (che termina a - 512) è formata da pozzi profondi e meandri di notevoli dimensioni. La cavità è percorsa da un torrente che si incontra per la prima volta a -240 e scompare nel primo fondo a - 261. Lo si incontra a - 300 e lo si segue fino al fondo. Relazione tecnica La cavità inizia con un pozzo di 17 metri alla cui base una strettoia permette di accedere ad un altro salto (m7) che termina in una saletta il cui fondo è ricoperto da una notevole quantità di neve. Segue un pozzo di 18 m, uno di 53 m, un piccolo terrazzo e un pozzo di 14 m; alla base di questo un ghiaione fortemente inclinato termina su di un saltino di 4 m. Si imbocca un meandro sospeso per alcuni metri fino a giungere all'attacco del pozzo di 18 m, superato questo si accede, dopo una strettoia, alla verticale più grossa dell'abisso (P98). Alla base di questo si incontra un meandro con un ruscello che, dopo un breve percorso, precipita in un salto di 10 m. Si scendono alcuni gradoni che portano ad una fessura impraticabile a -261 (1° fondo). Si ritorna alla base del pozzo di 98 m per proseguire in spaccata lungo il meandro lasciato in precedenza fino ad incontrare un pozzo. Si scende per 10 m e si giunge a -245 dove, in una cavernetta laterale profonda 7 m, all'epoca dell'esplorazione, fu installato il campo base. Seguono tre pozzi di modeste dimensioni (10 m-16 m-4 m) che conducono a - 276 (punto massimo raggiunto nell'estate del 1975). Si risale su massi di crollo fino a raggiungere il pozzo di 26 m che, nella seconda parte, in caso di piena è battuto da forti cascate. Segue una breve galleria che porta ad un ennesimo pozzo (10 m) il quale è seguito da un meandro fortemente inclinato che termina con un salto di 15 m. Sotto questo salto l'acqua si perde in una bassa galleria completamente allagata e ricompare, dopo un breve tragitto, sul successivo pozzo di 53 m. Quest'ultimo si presenta molto ampio ed è percorso interamente da una cascata che crea non poche difficoltà per la discesa; poco oltre si apre un meandro discretamente agibile che porta su un salto di 50 m, spezzato dopo 10 m da una piazzola che permette, almeno in parte, di evitare la cascata del pozzo. Si attraversa un vasto ambiente che è ricoperto da materiale clastico per proseguire con un salto di 10 m. Lo si discende in parte e con un pendolo si raggiunge una finestra dalla quale si accede ad un pozzo di 20 m. Alla base di quest'ultimo si presentano tre diramazioni: due ascendenti ed una discendente. La prima via ascendente è attiva e, per proseguire verso il fondo, si prende la via discendente; si scende il pozzo di 10 m, quello di 4 m e, con un pendolo si evita il sottostante laghetto, fondo 1 m. Si prosegue nel meandro che termina in una frana a -512. RAMO NUOVO: AFFLUENTE NORD Questo breve ramo, nettamente impostato in direzione nord, parte dal fondo del P20 a quota -500 e risale per circa 50m al termine dei quali scaturisce una venuta d'acqua che ha una portata di circa 3-4 litri al secondo, pari alla portata dell'intero abisso. Il primo tratto si presenta meandreggiante, stretto in alto ed allargato sul fondo, con alcune pozze di acqua gelida; nel secondo tratto il meandro si allarga ed enormi blocchi rendono difficoltosa la progressione. Alla fine, una cascata di circa 10m (non risalita per ragioni di sicurezza), pone per ora fine all'esplorazione.

NOTA: la prosecuzione dell'abisso verso il basso sembra compromessa dal passaggio tra Calcare del Dachstein e la Dolomia Principale. Potrebbero essere interessanti alcune venute d'acqua. A quota -170, in corrispondenza del P98 è stata raggiunta una finestra in direzione Est che porta ad una breve galleria che si conclude con due brevi pozzetti.

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Note

1) ARRIVI D'ACQUA PERMANENTI
1) CAVITA' FACENTE PARTE DEL SECONDO GRUPPO DI GROTTE RIPOSIZIONATE SU CTR 1:5000 CON GPS (2000)
1) GROTTA AD ANDAMENTO VERTICALE
2) RILIEVO COMPLETO
2) GROTTA ATTIVA
3) ESPLORAZIONE COMPLETA
4) POSIZIONE ESEGUITA CON GPS DIFFERENZIALE
5) PROSECUZIONI INACCESSIBILI
6) INGRESSO NATURALE

Pozzi

Ramo Nome ramo Profondità (m)
1 FONDO 17
1 FONDO 7
1 FONDO 18
1 FONDO 53
1 FONDO 14
1 FONDO 4
1 FONDO 18
1 FONDO 98
1 FONDO 10
1 FONDO 10
1 FONDO 16
1 FONDO 4
1 FONDO 26
1 FONDO 10
1 FONDO 15
1 FONDO 53
1 FONDO 10
1 FONDO 40
1 FONDO 10
1 FONDO 20
1 FONDO 4

Rilievi

Bibliografia

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Grotte nelle vicinanze

POZZO 7° SUL MONTE ROBON

RG 2477 /FR1135
Distanza 0.02 km

POZZO 94R3 SUL MONTE ROBON

RG 5442 /FR3006
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POZZO 6° SUL MONTE ROBON

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