DESCRIZIoNE STORICA: la grotta si apre preso la stazione ferroviaria di Monfalcone a circa 900 m. Est 160 Nord dal campanile del duomo di Monfalcons, ad un' altitudine di 60 m. sopra il mare. La sua bocca elissoidala, è delle dimensioni di 3.20 per 1-50 m., è costituisce l'orifizio di un pozzo naturale che va giù a forti scaglioni per una profondita di 8 metri (punti 1 -9), sboccando in una camera, dal suolo coperto interamente di detriti, larga 6 m., alta 6.50 m. e lunga 7,50) m, (punti 2-3); brevi a tozze sono le formazioni stalatiitiche. Nella sua parte più interma un foro alto non più di un metro e largo 2 m. (punto 3), da accesso ad una seconda carnera un pò più ricca della precedente per le formazini cristalline, e con un orientamento verso Nord-Est, si estende per una lunghezza di 10.60 m. (punti 3-4-5). La profondita totale della grotta misura 14 mt, uno sviluppo complessivo di 28 m, - la tamperatura esterna di 11,5 C° il giorno. 19 novembre 1899, di 11,3 C° quella interna, nella seconda camera di 15 C°.
DESCRIZIONE: la cavità è composta da tre caverne unite da angusti passaggi; alla prima caverna si accede attraverso un breve pozzo o tramite una galleria provvista di gradini ed in essa si notano parecchie opere in calcestruzzo. Nella seconda sala vive una numerosa colonia di pipistrelli appartenenti alla specie Rhinolophus ferrumequinum (Rinolofo maggiore o Ferro di cavallo maggiore), per cui la caverna è nota nella zona con il nome di Grotta dei Pipistrelli. L'ultimo vano è di minori proporzioni e vi si nota qualche traccia di concrezionamento; nella parte più depressa si apre un cunicolo dal suolo formato da un pantano di guano.