ACCESSO 1688/4530VG:
la grotta si apre all'orlo di una pittoresca dolina, sul fondo della quale di trova la Grotta del Ragno (948/3897VG).
DESCRIZIONE 1688/4530VG:
prima dell'inizio della scavo archeologico del 1962 la grotta si presentava ostruita da depositi di riempimento fino alla volta; con la campagna di ricerche svolta nel 1967 dall'Istituto di Antropologia e Paleontologia Umana dell'Università di Pisa le trincee sono state spinte fino alla profondità di 8m dal piano di campagna, giungendo ad un livello contenente resti attribuiti al paleolitico superiore. Nel corso degli scavi è stato messo alla luce un passaggio che si interna verso Est e conduce ad una successione di piccole caverne sovrapposte, in alcune delle quali abbondano le concrezioni parietali e le colonne calcitiche; questa parte della cavità era indubbiamente accessibile durante il neolitico, ma non sono state trovate tracce degli uomini che abitavano la caverna antistante, nella quale sono invece numerosi i resti di quel periodo.
La grotta deve il suo nome ad un guscio di tartaruga rinvenuto in uno degli strati più superficiali.