PRCS 257
GROTTA DI CROSIS

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G. 257
Numero catasto 2 - CATASTO STORICO FRIULI 74
Area geografica PREALPI GIULIE
Nazione ITALIA
Provincia UDINE
Comune Tarcento
Località CROSIS
Dislivello 26 m
Sviluppo 167 m
Profondità 11 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso No
Pozzi interni No
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 325 m
Cartografia CTR 5000 049151
Nome cartografia CTR ZOMEAIS
Cartografia 1:25000 IGM 25ISW
Nome cartografia IGM TARCENTO
Lat. (WGS84) 46.23926
Long. (WGS84) 13.23425
Lat. gauss 5122170
Lon. gauss 2383869
Lat. eur50 46°14'24,5
Lon. eur50 13°14'06,8
Lat. igme 46°14'19,0
Lon. igme 00°46'55,5
Validità posizione fatta con GPS + targhettature

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Aggiornamento Rilievo BERT GRUPPO SPELEOLOGICO 'BERTARELLI' 16-01-1972 TAVAGNUTTI MAURIZIO
Aggiornamento Rilievo BERT GRUPPO SPELEOLOGICO 'BERTARELLI' 16-01-1972 SILVESTRI ULDERICO
Aggiornamento Rilievo BERT GRUPPO SPELEOLOGICO 'BERTARELLI' 16-01-1972 CUSSIGH VALENTINO
Aggiornamento Posizione CSIF CIRCOLO SPELEOLOGICO IDROLOGICO FRIULANO 01-01-1994 NON SPECIFICATO

Altri nomi

GROTTA DEL VESCOVO, LA MATE

Descrizione

ACCESSO: la grotta si apre sul fianco occidentale del Monte Bernadia, all'altezza della Bocca di Crostis. Dista dalla Grotta Doviza (30/70FR) 4500m, con un dislivello di circa 200m. DESCRIZIONE: la cavità fu rilevata alla fine del secolo scorso e descritta come una galleria ascendente poco interessante, lunga in tutto 43m. Alcuni speleologi di Tarcento, nel dicembre 1971, scoprirono una stretta fessura sulla parete Est della caverna terminale e l'allargarono, con un paziente lavoro di scavo che dette la possibilità di oltrepassarla e di scoprire un'interessantissima prosecuzione. Infatti, richiesto l'intervento del G.S."L.B.Bertarelli", le esplorazioni proseguirono in collaborazione. La parte nuova (dal punto 4 del rilievo) è costituita da una galleria impostata su una frattura, ricca di stalattiti, stalagmiti e crostoni calcitici in evidente disfacimento, il fondo della quale è ricoperto da materiale clastico, cementato a tratti da un velo di concrezione. Le sezioni, dapprima larghe, diventano man mano più strette ed allungate verso l'alto. Dopo una cinquantina di metri le concrezioni scompaiono e sulle pareti appaiono delle fratturazioni ed evidenti segni di dilavamento idrico. Da qui la galleria si fa marcatamente discendente ed iniziano a comparire depositi alluvionali, costituiti da argille e fango, di notevole spessore, tanto da creare difficoltà per superarli (punto 9 ). Dopo un tratto in salita di una decina di metri la galleria continua nuovamente in discesa e a tratti il fondo si fa scivoloso per l'abbondante stillicidio e la presenza di argilla e fango. Il fondo (punto10) in parte è ricoperto da ghiaie e materiale clastico ed in parte è occupato da un laghetto, le cui acque si perdono in una fessura (punto 11). Tornando indietro è stato osservato che in un tratto (compreso tra il punto 8 e il punto 9 del rilievo) il ricambio d'aria sembrava essere totalmente assente, in quanto si era formata una nebbia talmente densa da rendere quasi invisibile, a pochi metri, la luce delle lampade.

Note

1) GROTTA AD ANDAMENTO ORIZZONTALE E VERTICALE
1) SEGNALATA ALLA REGIONE PER FUTURA TUTELA
2) GROTTA FOSSILE / ATTIVA
2) ESPLORAZIONE COMPLETA
3) RILIEVO COMPLETO

 

Rilievi