PRCS 3236
GROTTA DEL GINEPRO 2°

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G. 3236
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 5075
Area geografica CARSO TRIESTINO
Nazione ITALIA
Provincia TRIESTE
Comune Monrupino / repentabor
Dislivello 58 m
Sviluppo 50 m
Profondità 58 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 299 m
Profondità ingresso 18 m
Cartografia CTR 5000 110062
Nome cartografia CTR MONRUPINO
Cartografia 1:25000 IGM 40AIISW
Nome cartografia IGM POGGIOREALE
Lat. (WGS84) 45.70863
Long. (WGS84) 13.79805
Lat. gauss 5062400
Lon. gauss 2426449
Lat. eur50 45°42'34,3
Lon. eur50 13°47'56,4
Lat. igme 45°42'28,8
Lon. igme 01°20'45,1
Validità posizione fatta con GPS + targhettature

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Aggiornamento Posizione SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 01-01-1989 TOGNOLLI UMBERTO
Aggiornamento Posizione RIP RIPOSIZIONAMENTO REGIONALE 01-01-2001 MANZONI MARCO
Aggiornamento Posizione RIP RIPOSIZIONAMENTO REGIONALE 01-01-2001 RESTAINO MARCO

Pozzi interni

Profondo Ramo Nome ramo Progressivo
31 m 1 EST 1

Descrizione

ACCESSO La cavità s'apre sul bordo di una vasta dolina imbutiforme a 500m, in direzione NNW, dalla conca di Percedol. L'ingresso si trova ai piedi di un arbusto di ginepro. DESCRIZIONE Dalla base del pozzo d'accesso parte una china detritica calcificata, lunga poco più di 10m, che scende con inclinazione 30°; la volta è alta circa 4m e presenta numerose varietà di stalattiti, il fondo è coperto da detriti cementati l'uno all'altro da concrezioni di splash e, verso la fine della galleria tra i massi di crollo, c'è una grossa stalagmite dalla sommità biancastra, alla cui base si sono formate delle belle micro vaschette d'acqua cristallina. Sul lato sinistro, scendendo, due bassi passaggi danno accesso ad un unico vano, molto largo ma basso, al punto che per passare è necessario strisciare, purtroppo, nel fango e pozze d'acqua. Poco oltre s'apre il pozzo interno, profondo 31m, sulla cui sommità si nota una colata calcarea bianchissima. Verso il fondo, c'è una grossa frana che occlude quasi completamente il pozzo; uno stretto passaggio tra i massi permette di proseguire ancora qualche metro ma poi, un'altra frana calcificata, preclude ogni ulteriore prosecuzione. Sopra la prima frana, c'è una fessura dalla quale esce una debole corrente d'aria, che potrebbe rappresentare una possibile prosecuzione. Ritornando alla china detritica inclinata iniziale, sulla sinistra, scendendo, c'è una breve diramazione, lunga una decina di metri; dalla base del pozzo d'accesso, invece, in direzione W si sviluppa un modesto ramo superiore, raggiungibile con una breve arrampicata, che si conclude in uno spazioso terrazzino riccamente concrezionato. Da qui, attraverso uno stretto passaggio tra alcune colonne stalagmitiche, si giunge ad uno scivolo inclinato circa a 30°, reso particolarmente scomodo per la presenza di concrezioni a fiori, che giunge in una modesta cavernetta lunga 4m e alta altrettanto. Alla base dello scivolo, sul terreno argilloso, si erge una solitaria stalagmite alta circa 1m; sulle pareti si osservano alcune larghe marmitte e antichi livelli di riempimento (acqua e fango). NOTA: nel primo tratto del ramo discendente, furono trovati alcuni frammenti ossei di corno di bue; all'interno della cavernetta del ramo superiore si raccolse un cranio concrezionato di mustelide (faina o martora).

Note

1) GROTTA DI INTERESSE ARCHEOLOGICO
1) GROTTA AD ANDAMENTO VERTICALE
2) PROSECUZIONI INACCESSIBILI
2) GROTTA FOSSILE
3) ESPLORAZIONE COMPLETA
4) CAVITA' FACENTE PARTE DEL TERZO GRUPPO DI GROTTE RIPOSIZIONATE SU CTR 1:5000 CON GPS (2001)
5) POSIZIONE ESEGUITA CON GPS DIFFERENZIALE
6) RILIEVO COMPLETO

 

Rilievi

Immagini