PRCS 5075
CAVERNA DEGLI ORSI

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G. 5075
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 5725
Area geografica CARSO TRIESTINO
Nazione ITALIA
Provincia TRIESTE
Comune San dorligo della valle / dolina
Dislivello 25 m
Sviluppo 135 m
Profondità 11 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso
Pozzi interni No
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 367 m
Profondità ingresso 11 m
Cartografia CTR 5000 110153
Nome cartografia CTR SAN DORLIGO DELLA VALLE
Cartografia 1:25000 IGM 53AINE
Nome cartografia IGM SAN DORLIGO
Lat. (WGS84) 45.60425
Long. (WGS84) 13.8675
Lat. gauss 5050725
Lon. gauss 2431691
Lat. eur50 45°36'18,5
Lon. eur50 13°52'06,4
Lat. igme 45°36'13,0
Lon. igme 01°24'55,1
Validità posizione fatta con GPS

Scopritore

Nome scopritore: DE FILIPPO CLAUDIO
Nome gruppo: ASSOCIAZIONE XXX OTTOBRE
Scoperta nell’anno 01-01-1992

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Primo Rilievo AXXXO ASSOCIAZIONE XXX OTTOBRE 17-01-1992 DE FILIPPO CLAUDIO
Scopritore AXXXO ASSOCIAZIONE XXX OTTOBRE 01-01-1992 DE FILIPPO CLAUDIO
Aggiornamento Posizione RIP RIPOSIZIONAMENTO REGIONALE 01-01-2001 MANZONI MARCO
Aggiornamento Posizione RIP RIPOSIZIONAMENTO REGIONALE 01-01-2001 RUCAVINA PAOLO

Descrizione

ACCESSO: si segue il sentiero che da Crogle sale sul Monte Carso. Poco dopo la vedetta omonima, all'altezza della tabella che indica "confine a 300m", si prosegue sulla destra, lungo la mulattiera che porta alla "Grotta di Crogle" (535/2726VG). Al primo tornante si abbandona la mulattiera e si sale direttamente il pendio fino a raggiungere i 360m di quota. Sempre a questa quota, ci si dirige verso Sud, per circa 80m, su terreno accidentato, tra arbusti, fino ad individuare una fascia di rocce verticali alla base della quale si apre la cavità. DESCRIZIONE: il pozzo di accesso, di circa 11m, inizia in strettoia, rimanendo stretto per circa 2m ed aprendosi a campana subito dopo. Discesolo, si entra direttamente nella galleria principale. La cavità, per certi aspetti, ricorda la vicina Grotta di Crogle, specie immaginando che la galleria sfociasse direttamente all'esterno, rimanendo in seguito ostruita da una frana caduta dall'alto. A conferma di quest'ipotesi, il pendio sottostante l'ingresso odierno della cavità è costituito proprio da massi di varia grandezza, scarsamente colonizzati da radi arbusti. La grotta è costituita da un'unica galleria, con uno sviluppo planimetrico totale di 135m, a sezione costante e ricoperta da uno spesso rivestimento calcitico, via via più accentuato procedendo, in salita, verso il fondo della galleria. Dopo il tratto iniziale, dal fondo livellato da uno strato di argilla solidificata con vistose screpolature, la galleria comincia a salire ed il pavimento si ricopre di calcite fino al tratto terminale, che torna pianeggiante e con depositi di argilla, per concludersi con un camino, interamente calcificato. Risalitolo interamente, il camino non ha offerto possibilità di prosecuzione, vista l'impraticabilità di una fessura nella nicchia terminale, che viene a trovarsi circa 14m più in alto dell'ingresso. Numerosissime "unghiate" oblique, costituite da 3 o 4 solchi paralleli distanti pochi millimetri l'uno dall'altro e molto regolari, incise anche di recente sulla colata calcitica, fanno ritenere che la cavità sia frequentata (attraverso lo stretto pertugio in fondo alla nicchia terminale?), da qualche rapace notturno. Lungo tutta la cavità si osservano numerose stupende concrezioni, specialmente stalagmitiche, alcune simili ad enormi marmitte finemente cesellate e di un candore immacolato. A circa metà della galleria un poderoso gruppo stalagmitico, in parte inclinato, riduce a metà la sezione della galleria. Dopo la prima curva della galleria, un esteso laminatoio è reso impraticabile da una selva di cannule fragilissime. Anche i depositi di argilla nel tratto pianeggiante iniziale della galleria, sono qua e là ricoperti da un leggero strato di calcite e, poco dopo il pozzo di accesso, vi sono alcune vaschette piene d'acqua. Durante l'esplorazione della grotta sono stati rinvenuti almeno una decina di crani, mandibole, ossa femorali e grappoli di vertebre di "Ursus Spelaeus", assieme a crani ed altre ossa di animali di taglia più piccola.

Note

1) CHIUSA DALLA SOPRINTENDENZA
1) GROTTA AD ANDAMENTO SUBORIZZONTALE
2) GROTTA FOSSILE
2) GROTTA DI INTERESSE ARCHEOLOGICO
3) INGRESSO ALLARGATO ARTIFICIALMENTE
4) PROSECUZIONI INACCESSIBILI
5) POSIZIONE ESEGUITA CON GPS DIFFERENZIALE
6) CAVITA' FACENTE PARTE DEL TERZO GRUPPO DI GROTTE RIPOSIZIONATE SU CTR 1:5000 CON GPS (2001)

 

Rilievi