DESCRIZIONE:
nel 1935 un contadino di Trebiciano si accorse che sul fondo di una dolina di sua proprietà talvolta scaturiva, tra i sassi, una forte corrente d'aria e così, nella convinzione di trovare la via che portava all'acqua sotterranea, effettuò un vasto scavo, raggiungendo l'imbocco di un pozzo. La Commissione Grotte, avvertita del fatto, forzò alcune strettoie e giunse al fondo della cavità, chiusa da materiale detritico. Venne iniziato quindi il lavoro di disostruzione, ammassando il pietrame su di un ripiano arginato con sassi e si individuò, in parete, una strettissima apertura che si tentò di allargare con alcune mine, ma il pericolo costante di crolli consigliò l'abbandono del lavoro, che venne ripreso vent'anni più tardi, senza però raggiungere migliori risultati, a causa dell'impossibilità di allargare con i soliti mezzi il pertugio. Il passaggio venne forzato nel 1966 con potenti cariche di esplosivo, ma dopo breve sviluppo una caverna con enormi ammassi di frana precluse nuovamente ogni possibilità di procedere più oltre.
In tal modo inspiegata l'origine della corrente d'aria che però non venne più osservata dopo il 1936, forse in seguito a qualche crollo in profondità causato dalle scosse delle mine. L'ingresso della grotta è delimitato da una botola in cemento.
AGGIORNAMENTO DEL 1998:
nel corso del 1998 la cavità è stata disostruita accumulando il materiale entro delle dighe di contenimento alla profondità di 28m ed il rilievo è stato rifatto.