PRCS 9050
Grotta presso il vecchio confine del Territorio di Trieste

Dati generali

Numero catasto 3 - SLOVENIA 1844
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 599
Area geografica CARSO SLOVENO
Nazione SLOVENIA
Comune Sezana
Località Sežana
Dislivello 95 m
Sviluppo spaziale 95 m
Profondità 95 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 380 m
Profondità ingresso 34 m
Anno 1921
Cartografia 1:25000 IGM 40AIISE
Nome cartografia IGM MONTE DEI PINI
Lat. (WGS84) 45.687227
Long. (WGS84) 13.874596
Lat. GKSLO 5060950
Lon. GKSLO 5412715
Lat. eur50 45°41'17,2
Lon. eur50 13°52'32,0
Lat. igme 45°41'14,7
Lon. igme 01°25'20,7
Validità posizione abbastanza sicura o fatta con carta 1:5000

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Relatore JDSEŽANAN JD Sežana 15-03-1959 Grom Srečko
Relatore JDSEŽANAN JD Sežana 15-03-1959 Krt Jože
Aggiornamento Rilievo JDSEŽANAN JD Sežana 15-03-1959 člani JD Sežana

Pozzi interni

Profondo Ramo Nome ramo Progressivo
26 m Principale 1
24.5 m Principale 2
21 m Principale 3

Altri nomi

Burjeva jama

Descrizione

Vedi la scheda storica

L'ingresso di questo abisso è costituito da una fessura larga non più di 1 m. il primo pozzo è profondo m. 34. A m. 18.50 sul fianco della parete verticale si apre una breve nicchia col soffltto perforato da un'alto e stretto camino che
raggiunge la superficie del suolo. Dal fondo del primo pozzo una fenditura nella roccia, larga appena 40 centimetri, permette, a stento, il passaggio nel seconda pozzo profondo m. 28. Le sue pareti sono erose in modo da presentarsi riccamente intagliate. anzi lameiliformi. Si raggiunge cosi un breve secondo ripiano, da cui si scorgono tre aperture. La prima conduce ad un pozzo cieco profondo m. 9 e della lunghezza di circa m.1. La seconda e una fessura oblunga alta mt. 1,20 e !arga appena 30 centirnetimi, nella quale gettando un sasso questo precipita lungo un angustissimo
cunicolo a m. 25 più sotto in alcuni bacini d'ncqua, dove trovasi un atro breve ripiano. Infine la terza. la più ampia, ferma la continuazione dell'abisso stesso, con un terzo pozzo, largo da m. 3 a 4, profondo m. 24.50. L' ultimo pozzo, il quarto, ha una profondità di m. 21. Esso è piu riastagliato ancora dei precedenti ed in numerose fessure parallele e verticali al pozzo stesso. Una caivernetta, lunga m. 8 e col suolo tutto ingombro di rnassi. pone termiiie a questo abisso che rnisuia in profondità ben mt. 108.

Interessanti sono pure i dati sulla temperatura dell'aria e precisaniente le osservazioni fatte il 2 octobre 1911 diedero: Aria esterna 22°C. a m. 34 di profondità 12.5° C. a m. 60 12°C., a m. 83 11°C., a 108 m. 10,5° C.

I1 progressivo raffreddamento dell'aria, in ragione diretta alla profondita, darebbe a supporre che tale anomalia - già in tante altre grotte constatata vada ascritta all'infiuenaa di qualche corso d' acqua sotterraneo, non escluso il Timavo stesso.

ABISSI E CAVERNE DEL CARSO

Le due strade carozzabili Basovizza - Sesana e Corgnale - Sesana vengono, a circa due chilometri a sud di questo villaggio, intersecate dal vecchio confine del territorio di Trieste,le dette due strade che convergano a Sesana, in tal sito distano poco più di un chilometro. Precisamente, su tale breve tratto, troviamo cinque interessantissime cavità carsiche, che coincidono su quel presunto percorso del Timavo sotterraneo, altre volte da noi tracciato. La prima da oriente verso occidente, la ben conosciuta grotta delle Torri N.11 VG) profonda 137 metri e lunga 622 m., segue a 420 m di distanza la grotta del vecchio confine del  territorio di Trieste (N. 598 VG) prof. 47 e lunga 174, già fatta nota nelle Alpi Giulie fasc. n. 6 del 1923, altri 400 metri verso occidente troviamo un abisso profondo "ben 108 m. (N. 599 VG) e un'altro pozzo verticale di 41 m di profondità in prossima vicinanza. Infine, dopo altri 300 m, si spalanca l’altro importantissimo abisso di Gropada (n. 165 VG) profonda 95 m e che conduce in una vastissima caverna della  lunghezza di oltre 100 metri. Viene esso pure esplorato fin dal I899 e le Alpi Giulie, fasc. 6 dell'anno 1906, ne diedero relazione e piani. A 2800 metri, verso Ovest, troviamo la grotta di Trebiciano col suo fiume sotterraneo a 121 m. sotto il piano del Carso (Tutto ciò avva­lora quella ipotesi che abbiamo accennato più sopra e precisamente che il corso sotterraneo del Timavo, in tale zona, debba probabilmente seguire la traccia sopra indicata. Ma delle cinque cavità sopra dette due non vennero ancora descritte e l’esplorazione e i relativi rilievi si debbono all'egregio consocio sig. Cesare Prez - presidente pure della commissione speleologica dall'Associazione XXX Ottobre la quale ha già, da tempo, manifestata un'attività meravigliosa e appassionata per le investigazioni delle cavità carsiche. Ecco quanto ci da il Prez su tali cavità: II progressivo raffreddamento dell’aria, in ragione diretta alla profondita, darebbe a supporre che tale anomalia, già in tante altre grotte constatata, vada ascritta ali influenza di qualche corso d’acqua sotterraneo, non escluso il Timavo stesso.

 

Note

1) TTN-5

 

Rilievi

Immagini