PRCS 16
GROTTA NEL BOSCO DEI PINI

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G. 16
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG 18
Area geografica CARSO TRIESTINO
Nazione ITALIA
Provincia TRIESTE
Comune Trieste
Località BASOVIZZA
Dislivello 41 m
Sviluppo 367 m
Profondità 41 m
Num. ingressi 1
Pozzo di accesso No
Pozzi interni
Artificiale/Naturale Naturale

Posizione primo ingresso

Quota 361 m
Cartografia CTR 5000 110154
Nome cartografia CTR BASOVIZZA
Cartografia 1:25000 IGM 53AINE
Nome cartografia IGM SAN DORLIGO
Lat. (WGS84) 45.63809
Long. (WGS84) 13.84522
Lat. gauss 5054509
Lon. gauss 2430008
Lat. eur50 45°38'20,3
Lon. eur50 13°50'46,2
Lat. igme 45°38'14,8
Lon. igme 01°23'34,9
Validità posizione fatta con GPS + targhettature

Rilievi

Tipo rilievo Gruppo Nome Gruppo Data rilievo Eseguito da
Primo Rilievo SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 03-11-1968 COCEVAR CLAUDIO
Aggiornamento Rilievo SAG COMMISSIONE GROTTE 'E.BOEGAN' 06-08-1989 MIKOLIC UMBERTO
Aggiornamento Posizione RIP RIPOSIZIONAMENTO REGIONALE 01-01-2000 MANZONI MARCO

Pozzi interni

Profondo Ramo Nome ramo Progressivo
3.5 m 1 - 1
10.5 m 1 - 2
6 m 1 - 3

Altri nomi

GROTTA DEL BOSCO DEI PINI DI BASOVIZZA

Descrizione

Scarica la: scheda d'armo

DESCRIZIONE: dopo esser stata per lunghissimo tempo meta delle visite di escursionisti e gitanti, la Grotta del Bosco di Pini di Basovizza venne ostruita in seguito allo scarico di materiale di riporto e rifiuti. Soltanto per la lodevole iniziativa di un gruppo speleologico che si adoperò per molte giornate alla sua disostruzione, essa è oggi nuovamente accessibile, anche se la precarietà del puntellamento esistente all'imbocco fa temere a breve una nuova ostruzione. La grotta si sviluppa con gallerie fortemente concrezionate, lungo le quali si incontrano vari tratti malagevoli per le ridotte dimensioni, ma in definitiva la visita non richiede un'attrezzatura particolare, nè grande esperienza: gli unici due salti verticali si trovano nella parte terminale, che può essere trascurata dal visitatore meno esigente. Qui si notano tuttavia alcuni particolari morfologici del massimo interesse, tra i quali un meandro altissimo e caratteristico, indubbiamente uno dei meglio conservati tra quelli visibili nelle grotte del Carso. Le concrezioni minori sono da tempo distrutte, ma restano comunque numerose formazioni calcitiche di grande mole, colate a panneggi e parecchi bacini d'acqua, che contribuiscono a rendere la grotta molto attraente e godibile, data anche la sua facile percorribilità. Qualche cautela richiede una breve traversata ascendente, resa comunque agevole da varie tacche di gradini scavati nella calcite in epoca imprecisata. AGGIORNAMENTO DEL 1989: durante una visita, nell'agosto 1989, si è voluto arricchire il rilievo disegnando alcuni rami in parte aperti con lavori di scavo. Lungo la china iniziale si apre un cunicolo laterale di 14m terminante con un camino occluso da massi. Nell'angolo SE della Caverna delle Tacche si estende un cunicolo lungo una decina di metri e molto fangoso. Nel punto più depresso della grotta si sviluppa una bassa galleria di 12m, terminante con un laghetto ed una fessura impenetrabile. NOTA: cavità pulita dal Gruppo Speleologico San Giusto

Note

1) ESPLORAZIONE COMPLETA
1) GROTTA AD ANDAMENTO SUBORIZZONTALE
2) RILIEVO COMPLETO
2) GROTTA FOSSILE
3) IN AVVIO PROCEDIMENTO DI TUTELA AMBIENTALE
4) CAVITA' FACENTE PARTE DEL SECONDO GRUPPO DI GROTTE RIPOSIZIONATE SU CTR 1:5000 CON GPS (2000)
5) POSIZIONE ESEGUITA CON GPS DIFFERENZIALE
8) SCHEDA ARMO DISPONIBILE

 

Rilievi

Immagini