DESCRIZIONE 1157/4109VG:
un ampio baratro dirupato, su un orlo del quale si erge uno strano monolite calcareo, porta sopra un ammasso di blocchi interamente coperti da muschi e felci (lingue cervine); sulla parete Ovest una risalita di qualche metro conduce ad una piccola apertura, resa transitabile con un lungo lavoro di scavo, la quale dà accesso ad un pozzo complesso, costituito da una stretta frattura che si estingue lateralmente in esigue fessure, occupate da pietrame incastrato. Al fondo, insinuandosi tra massi di crollo e superata una difficile strettoia orizzontale, si giunge in un vano dal suolo argilloso e dal tetto formato da massi in precario equilibrio; qui una fenditura parallela porta all'imbocco di un salto, non praticabile nella parte iniziale.
Nei depositi di argilla mista a pietrame decalcificato che costituiscono la base del pozzo sono state rinvenute molte ossa, tra le quali due femori di Ursus spealeus caduti probabilmente da un pozzo, ora chiuso da detriti e massi, che un tempo metteva in diretta relazione il fondo con il baratro soprastante.
POSIZIONE PRECEDENTE: 01°19'06",6 - 45°43'01",0 Q.288