Per raggiungere l'ingresso della cavità è conveniente partire dal bivacco speleologico "D.V.P." e seguire verso ovest per 290m, puntando l'ingresso dell'abisso Enrico Davanzo. Una voragine parzialmente riempita di neve e con una targa esterna in ottone a memoria di Enrico davanzo, segna il punto d'arrivo. Il vasto pozzo d'ingresso, di metri 8x6, era sicuramente già stato osservato negli anni '70 (scritta axxxo sbiadita fatta con vernice sul bordo) ma probabilmente mai disceso a causa d'ingenti depositi nivali. Nel 2006 il pozzo è stato attrezzatto per la discesa in corda, e il notevole flusso d'aria in uscita ha guidato la successiva esplorazione. Sceso il pozzo d'ingresso, che si sviluppa in un solido nevaio, con un pendolo a qualche metro dal fondo, in direzione Sud, si entra in una piccola finestra (allargata) che si affaccia su un pozzo di 6 metri: alla sua base si segue il meandro sempre verso Sud e dopo un'arrampicata, si scende un piccolo gradino verticale di 3 metri. La base, comoda, è solcata verso NNE dall'accesso della verticale successiva, un bel pozzo di 21 metri. Prima di giungere al fondo del medesimo, due finestre danno accesso a dei brevi meadri-cunicolo: quella più bassa (punti rilievo 15>19) porta ad affacciarsi in una finestrella che sbuca direttamente su un'ampia verticale, che è stata discesa e dove sono stati ritrovati infissi dei vecchi chiodi a pressione. Il pozzo è stato individuato essere il P.70 dell'abisso "E.Davanzo", 601 FR - 1463 RE. Anche il percorso dai punti 12>14 conduce al medesimo pozzo.
Ramo | Nome ramo | Profondità (m) |
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principale | 6 | |
principale | 21 |