PRCS 5807
GROTTA A S DELLE COLONNE CONFINARIE Stampa 

Dati generali

Numero catasto REGIONE F.V.G.
5807
Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG
6001
Area geografica
CARSO TRIESTINO
Nazione
ITALIA
Provincia
TRIESTE
Comune
TRIESTE
Dislivello
66 m
Sviluppo
36 m
Profondità
66 m
Num. ingressi
1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
Artificiale/Naturale
Naturale

Descrizione

ACCESSO: si percorre la strada provinciale n°1 ("del Carso") fino alle colonne che delimitano i confini dei Comuni di Trieste e di Duino-Aurisina. Nei pressi delle stesse, si imbocca la carrareccia che si inoltra nella pineta in direzione Ovest, verso la torre piezometrica. Dopo alcuni minuti di cammino, si raggiunge l'incrocio con la strada forestale (segnavie n°7) e la si percorre in direzione di Santa Croce. Dopo 500m di leggera salita, la strada continua con un breve tratto pianeggiante, all'inizio del quale la si abbandona girando a sinistra. Dopo una trentina di metri si scavalca un basso muretto a secco oltre al quale si nota uno sprofondamento, poco profondo ma marcato, nel quale si apre la cavità. DESCRIZIONE: Il primo pozzo, una fessura stretta in alcuni punti anche 30cm, è totalmente privo di concrezioni e leggermente inclinato. Quello seguente, leggermente spostato a NE rispetto al primo, mantiene le stesse caratteristiche ed è seguito da un terzo salto più largo, parzialmente concrezionato e piuttosto franoso in prossimità del fondo. Alla base del secondo pozzo è stato aperto un passaggio che immette in un altro pozzo, ampio e movimentato da lame e testate di strato rese viscide dall'acqua, interrotto a metà da un ripiano di massi cementati da calcite. Un'enorme lama sovrasta il pozzo. Alla sua base, un pozzo concrezionato termina su di un ripiano formato da massi incastrati; si scende ancora per 4m, sempre tra i massi, sino a giungere ad una biforcazione. Poco prima di questa, una bassa finestra permette di accedere ad un vano sormontato da un camino che sbocca nella saletta alla base del pozzo sovrastante. Da questo punto la cavità prosegue sempre verticalmente, con alcuni pozzi impostati su fratture quasi diametralmente opposte. La diramazione Ovest è rappresentata da una serie di pozzetti alquanto angusti ricoperti da un crostone calcitico che si frantuma al minimo tocco. Il pozzetto terminale, invece ha pareti nude ed incise. Il fondo, roccioso, non offre alcuna possibilità di prosecuzione. La diramazione Est, è costituita da un pozzo di 20m, abbastanza ampio, anche questo privo di concrezioni; a 6m dal fondo si rasenta un ponte naturale instabile e la base del pozzo è intasata da sfasciumi lapidei che chiudono ogni prosecuzione eccetto un angustissimo cunicolo discendente, assolutamente intransitabile.

Note

1) RILIEVO COMPLETO
1) CAVITA' PREVALENTEMENTE VERTICALE
2) PROSECUZIONI POSSIBILI
3) ESPLORAZIONE COMPLETA
4) LUCIDO DA DISEGNARE

Pozzi

Ramo Nome ramo Profondità (m)
1 - 6
1 - 4
1 - 16.5
1 - 6
1 - 4
1 - 21
1 - 10.5
1 - 9
1 - 13

Rilievi

Bibliografia

BONE N.B., 1996, Interludio nella "Gualtiero". Allegro ma non troppo. Progressione 35, 19 (2): 16-19, dic. 1996

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