ACCESSO: La cavità si apre al centro di una depressione, in una vecchia pineta, ora in buona parte sostituita da roverelle, a pochi metri da una masiera che delimita il terreno sia a Nord (a 3m) sia ad Ovest (10m). Tre metri ad Est della grotta si apre un buco, scavato integralmente, profondo un paio di metri e delimitato su due lati da muretti a secco eretti con il materiale proveniente dallo scavo. Ad un metro di distanza dall'ingresso cresce una pianticella di alloro ("lavarno" in dialetto triestino). DESCRIZIONE: Al breve pozzetto d'accesso segue una stretta fessura, dalle pareti abbondantemente concrezionate, che si percorre ancora per un paio di metri; prima del fondo si apre a destra, scendendo, uno stretto camino-fessura la cui sommità non dovrebbe distare molto dall'esterno. La cavità è attualmente riempita di materiale lapideo gettatovi forse nel 1916/1917 (bottigliette varie sotto i massi); al momento dell'individuazione l'ingresso era ancora in parte cintato da filo spinato risalente all Prima Guerra Mondiale. Movimenti deboli di aria in uscita sono stati localizzati tra i massi alla base del pozzetto di accesso. La cavità, la cui posizione è completamente sbagliata, è un doppione della 6327/6137VG "Luknja pri Grecicu"
1) GROTTA DOPPIA: VEDI DESCRIZIONE |
1) GROTTA AD ANDAMENTO VERTICALE |
2) RILIEVO COMPLETO |
3) MANCA IL PUNTO SULLA TAVOLETTA IGM |
4) ESPLORAZIONE COMPLETA |