Questa bella e facile grotta s’apre sul fondo di una dolina che si estende a destra di una stradina che lambendo il confine dalla parte slovena, sale verso i monti Volciach e Orsario. Dal riparo sotto roccia iniziale, largo m 10, lungo m 8 e sovrastato nella parte iniziale da due ponti naturali, si penetra tramite un passaggio un po’ basso in discesa in una galleria che ben presto si ingrandisce, dando accesso ad un salone caratterizzato dalla presenza di imponenti stalagmiti. Inizialmente la sala è in discesa e appaiono due prime “torri” Quella di destra ha delle dimensioni veramente imponenti e raggiunge un’altezza di circa 8 metri. A sinistra si può accedere ad un pianoro perfettamente piatto di terra mista a humus. Salendo invece fra le torri si giunge in una saletta secondaria caratterizzata sulla sinistra da un’enorme colonna simile ad un organo. Proseguendo si superano ancora due alte stalagmiti e si giunge sul bordo della sala. Verso SE, Est e Nord, percorrendo tale bordo, s’incontrano numerose rientranze, cunicoli e pozzetti, questi ultimi tutti discendibili senza difficoltà particolari. Verso SO il suolo invece è in forte salita. Si giunge quindi su un pozzetto in calcite con una strettoia per poco non praticabile. Al di sotto si sviluppa una cavernetta e un corridoio che vanno visitati in senso inverso, ovvero proveniendo dall’ingresso e giunti ai piedi della torre maggiore, deviando verso destra. Sia nel primo tratto discendente che nel terrazzone piatto sono visibili assaggi di scavi archeologici. Presso l’ingresso si possono ancora visitare due piccole cavernette che si possono considerare facenti parte della stessa cavità.