PRCS 18991
Grotta in vetta al monte Carso Stampa 

Dati generali

Numero catasto 1- CATASTO STORICO VG
371
Area geografica
CARSO SLOVENO
Nazione
SLOVENIA
Località
San Servolo
Sviluppo
52 m
Profondità
10 m
Num. ingressi
1
Pozzo di accesso
Pozzi interni
No
Artificiale/Naturale
Naturale

Descrizione

Una fessura larga appena 20 centimetri e lunga non più d'un metro e quanto, sino al 12 Maggio 1912, faceva sospettare, a chi, lasciando la villa di S. Servolo e sa­lendo su quell'altipiano si soffermava sul suo ciglio, a circa 60 in. in direzione S. E. dalla vetta del M. Carso, l'esistenza d'una grotta. Quel dì il nostro consocio signor Angelo Ceron s'accinse a esplorare  questa   nuova cavità sotterranea provvisto degli opportuni attrezzi. Anzitutto la fessura, che giace a 446 m. sopra il livello del mare, dovette venir al­largata tanto da lasciar passare una per­sona, e si constatò ch'essa costituiva I’in­gresso di un pozzo verticale profondo 7.50 m. (punti 1 -2), il quale conduceva, a mezzo di una ripida china (2-3) in una bassa caverna, della quale poi partivano due meandri in direzione fra loro opposta. Quello rivolto verso Ovest comprende un' unica caverna circolare del diametro massimo di 7 m. e alta poco più di 1 metro, col suolo quasi interamente coperto da terriccio argilloso, suolo corrispondente pure alla massima profondità della grotta stessa, che è di 10 m. L'altro meandro, che si sviluppa verso Est è costituito da  una  spaziosa caverna lunga 10 m., larga 4 m. ed alta 3 m., anche questa col suolo piano, coperto da terriccio ben livellato dalle acque d'infiltrazione. Da questa caverna dipartono infine due altri bracci: quello che si prolunga verso Nord Est (punti 12-13-14) è un corridoio lungo circa 12 m., largo e alto non più di 2 m. L' altro, pure di una lunghezza di 12 m., s'apre invece verso Sud - Est (punti 6-9) e termina con un' ultima caverna alta quasi 4 metri. Ad onta che in questa grotta nessuno ancora avesse posto piede, pure le forma­zioni cristalline vi mancano quasi del tutto; ciò però si spiega forse col fatto che, la cavità in parola, giace quasi in vetta al monte e le manca perciò un vasto territorio, ove l'acqua meteorica possa arricchirsi, lungo il suo percorso, di carbonato di calcio, prima di penetrare  in essa. Lo sviluppo totale della grotta è di metri 52 e la temperatura dell' aria, nella sua parte più interna era quel giorno di 17° C. L' aria esterna invece aveva 25° C.

Rilievi

Bibliografia

Società Alpina delle Giulie,1914, Alpi Giulie Anno XIX n. 4-5-6

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