Lasciata la macchina presso il parcheggio di Gabroviza si prende la strada forestale carrabile del sentiero 19 che porta all’attraversamento ferroviaro. Percorsi 600 mt prima della ferrovia sulla sinistra si apre una piccola dolina su terreno privato (particella catastale 295 di Sgonico) delle dimensioni di 40 x 30 mt e profonda 2-3 mt. Sulla parete N-E della dolina a filo del terreno si apre l’ìmboccatura di questà cavita delle dimensioni di 2,50 mt ed alta 50 -60 cm. Nell’anno 2009 iniziarono degli scavi da parte di giovani speleologi della CGEB (I.Ardetti, A.Glavina, T.Bernini, P.Gherbaz, A.Spazzal) aiutati da alcuni vecchi del mestiere (C.Filipas, M.Gherbaz et altri) per aprire un varco verso possibili prosecuzioni interne. Con il materiale di risulta venne retto sul lato N della dolina un muretto di contenimento con pietre a secco per lo stoccaggio del materiale. I lavori di scavo durarono fino ad aprile 2010 quanto la proprietà vietò l’ingresso agli speleologi nella dolina. La cavita in leggera pendenza presenta sopra lo strato di argille dei crostoni successivi di concrezionamento e piccoli e tozzi speleotemi che si ergono dal pavimento. Durante gli scavi per liberare l’ingresso e poi rendere più agevola la prosecuzione interna furono ritrovati dei resti di vasellame e di antichi pasti presumibilmente molto antichi. Di un tanto, alcuni anni dopo fu informata la sopraintendenza per i beni archeologici che dimostrò interesse al sito. Nel marzo 2025 tale Ente inizio dei lavori di scavo di tipo archeologico che furono ultimati il 17 aprile 2025 con il ritrovamento di numerosi reperti archeologici risalenti al terzo millennio A.C. come comunicato dagli archeologi della società CORA Società Archeologica) che hanno operato in sito. Al 19 aprile 2025 lo scavo archeologico è stato ritombato in attesa di future prospezioni e ricerche.
1) GROTTA DI INTERESSE ARCHEOLOGICO |