DESCRIZIONE
L'ingresso, piuttosto piccolo, immette in un pozzetto profondo 5,5m, sul cui fondo si trovano numerose immondizie. Da qui, scendendo lungo uno scivolo, si giunge in una galleria impostata su diaclasi e avente sulle pareti numerose morfologie di corrosione-erosione. Si prosegue lungo un cunicolo ad andamento meandriforme, molto stretto, ci s'abbassa di 2,5m e si continua sul fondo del meandro; questo è coperto da abbondante fango e clasti mentre sulle pareti si notano residui di livelli concrezionati. Lungo il percorso, in prossimità di uno slargo, si osserva una variazione litologica; lo strato di brecciola calcarea in cui fino ad ora era scavata la cavità, s'innalza a costituirne solo il tetto, mentre le pareti ed il fondo sono scavate nel flysch. Nella cavità si notano notevoli depositi di riempimento, sia di tipica fase di sedimentazione che di crollo mentre, dalle pareti pendono esili concrezioni tubolari rossastre e qualche eccentrica. Proseguendo, dopo un tratto rettilineo lungo una decina di metri, la cavità fa una brusca deviazione; poco più avanti, si giunge in una sala alta e stretta, con le pareti riccamente concrezionate e con notevoli depositi argillosi sul fondo e sulle pareti, mentre dalla volta pendono stalattiti di notevole dimensione.
La cavità continua ancora una ventina di metri con una galleria bassa e larga; il tetto è costituito da brecciola, il fondo è argilloso e percorso da un piccolo corso d'acqua, la volta è concrezionata.
NOTA: la grotta potrebbe comunicare con la sottostante Grotta di Monteprato (139\59FR).
ATTENZIONE: si consiglia l'uso di guanti e mascherine, nella prima parte della cavità, per la presenza d'abbondanti immondizie e carogne.