DESCRIZIONE STORICA: La cavità si apre nei pressi di una bella dolina poco a Nord della strada Opicina-Sesana, all'altezza dell'II° chilometro da Trieste. Attraverso un pozzo molto angusto, profondo dodici metri, si raggiunge una camera abbastanza vasta, e con la quale termina la fovea. Il fondo è coperto di sfasciume roccioso. L'apertura, già ingombra di massi rocciosi, fu riconosciuta e disostruita da A. Perco nel settembre del 1896, quando venne eseguita l'esplorazione della cavità sottostante.
DESCRIZIONE: la cavità venne scoperta e disostruita dal Club Touristi Triestini a poca distanza da una dolina; attualmente sorgono in questa zona case private e varie costruzioni, per cui l'imbocco risulta introvabile.
1) ESPLORAZIONE COMPLETA |
1) GROTTA FOSSILE |
2) RILIEVO COMPLETO |
2) GROTTA AD ANDAMENTO VERTICALE |
3) OSTRUITA |
4) INTROVABILE |
PIERI N., SPINELLA G., 1979, Il problema dell'inquinamento ipogeo nelle cavità del Carso triestino. Atti I Conv. sull'Ecologia dei territori carsici, Sagrado apr.1979, La Grafica, Gradisca 1981: 293-308 |
MAUCCI W., 1959, Lo stato attuale del catasto speleologico della Ve nezia Giulia (Grotte del Carso triestino). Rassegna Speleologica It., 11 (4): 190-219 e Boll. della Soc. Adr. di Sc. Nat., 51: 149-186 |
PERKO G.A., 1933, Pozzi e caverne nei pressi di Trieste. Grotte d'Italia, 7 (1): 25-29 |